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Area RefertiLa risonanza magnetica nucleare è una tecnica diagnostica basata sull'applicazione di un campo magnetico di elevata intensità (1,5 Tesla) e onde di radiofrequenza (simili alle onde radio) al distretto corporeo da esaminare. Rispetto ad altre metodiche di diagnostica per immagini come la TAC, presenta il vantaggio della non invasività e il non impiego di radiazioni ionizzanti e consente di ottenere immagini multiparametriche.
La risonanza magnetica dell'encefalo viene impiegata per studiare diversi disturbi neurologici (cefalee, ictus, demenze, tumori primitivi o metastasi, patologie della sostanza bianca come la sclerosi multipla, patologie infettive). Inoltre con questo tipo di esame si possono studiare malformazioni vascolari come aneurismi, MAV e trombosi venose.
Il giorno dell'esame, solo per i pazienti che devono eseguire l’esame con la somministrazione del mezzo di contrasto, è necessario rimanere a digiuno da cibi solidi da almeno 5 ore mentre potranno essere assunti liquidi (acqua, bevande) ed eventuali farmaci che il paziente assume abitualmente. Inoltre per l’esecuzione dell’esame con il mezzo di contrasto, il paziente dovrà portare con se l’esame ematochimico della creatininemia eseguito nell’arco degli ultimi 2-3 mesi.
Possono essere predisposti trattamenti preventivi per evitare reazioni nei soggetti allergici che devono sottoporsi all'esame con mezzo di contrasto paramagnetico.
Non possono sottoporsi a questo tipo di esame i portatore di pacemaker o di dispositivi ad attivazione magnetica come elettrodi e neurostimolatori, e i portatori di protesi ferromagnetiche o di non accertabile compatibilità con i campi magnetici. Nel caso esistano dubbi sulla presenza nel corpo di parti metalliche (punti di sutura, clip, protesi) il paziente dovrà informarne il personale medico e paramedico, che potrà disporre l'esecuzione preliminare di esami radiografici che consentano di verificarne l'effettiva controindicazione all’esecuzione dell’esame. È sconsigliato eseguire esami di Risonanza Magnetica nel primo quadrimestre di gravidanza salvo in particolari condizioni cliniche. Non possono sottoporsi a questo tipo di esame i pazienti con accertata allergia al mezzo di contrasto usato.
L'esame non risulta né doloroso, né pericoloso. L'unico fastidio può essere causato dal rumore del macchinario in funzione. Per gli esami che prevedono la somministrazione di mezzo di contrasto nella fase di preparazione del paziente sarà necessario reperire un accesso venoso sul braccio che in rari casi può risultare fastidioso. Solo in caso di esami che richiedono l'iniezione del mezzo di contrasto ci può essere il rischio di una reazione allergica
Il paziente entra nel tubo dell'apposito macchinario sdraiato su un lettino. L'esame - che può richiedere la somministrazione in vena di un mezzo di contrasto paramagnetico- viene effettuato senza l'impiego di raggi x ed utilizza un forte campo magnetico e onde di radiofrequenza analoghe a quelle delle trasmissioni radiotelevisive. Per la buona riuscita della risonanza magnetica è fondamentale che il paziente rimanga immobile.